Per comprendere quali siano i passi essenziali per lanciare una startup, è utile guardare l’altro lato della “medaglia”: quali sono i passi falsi più ricorrenti? Ovvero, è importante conoscere le maggiori cause di fallimento, nel mondo delle startup.
Secondo un sondaggio di CBinsight (banca dati che contiene dati ed analisi relativi al mercato internazionale di venture capital e startup), riportato sui maggiori magazine di business come Forbes, al primo posto delle cause di fallimento c’è il prodotto/servizio offerto: si scopre che il prodotto non è richiesto dal mercato.
Il 42% delle startup – che hanno ottenuto la parte iniziale dei finanziamenti – falliscono perché si sono accorte che il loro prodotto non ha abbastanza clienti, oppure non sono riuscite a raggiungerli e convincerli con la comunicazione.
Le 3 fasi per lanciare una startup
A grandi linee, il lancio di un startup si divide in:
- Come trovare i finanziamenti – con il crowfoundig, incubatori, business angels, family friends & fools, banche, bandi, ecc.
- Come fare i soldi – attraverso la stesura di un business plan o del più agile business model canvas, che conoscerai sicuramente se partecipi ad eventi come uno Startup Weekend.
- Marketing e comunicazione.
Per evitare di cadere in quel 42%, in questo articolo ci focalizziamo nel marketing e le sue analisi: passi dunque fondamentali, per scongiurare l’insuccesso della startup.
Lanciare una startup: prima del prodotto costruire l’audience
Creare un pubblico interessato, prima ancora di avere il prodotto, oggi è diventato strategico.
Avrai bisogno di interagire con le persone interessate, per testare quello che stai costruendo, per capire se risolvi un loro reale problema. Perché se non c’è problema non c’è profitto. E quel problema deve essere diffuso: più è diffuso più soldi si faranno.
Non possono quindi essere zia Maria e zio Gino i “beta-tester” del potenziale problema che ci prefiggiamo di risolvere.
Quando creiamo l’audience prima, potremo anche rispondere alla domanda che ogni potenziale investitore chiede: “Quante persone usano il prodotto (o il suo prototipo) oggi?“
Puoi creare un pubblico con degli strumenti di marketing, prima di avere il prodotto finale: è così che è nato Gmail di Google, ricordi?
Come creare il pubblico
Il digitale fornisce una grande aiuto, per creare una piccola comunità e un pubblico profilato. Ecco le azioni e le piattaforme che potrebbero esserti utili.
Tieni a mente una cosa: il marketing non è creatività: è costanza. Così, la creazione di un pubblico richiede costanza.
1) Crea una pagina web
In questa pagina web potrai offrire il tuo prodotto/software/servizio gratuitamente o ad un prezzo minimo di pre-lancio, per raccogliere i contatti delle persone interessate al progetto, con i loro preziosi feedback.
Così fece Dropbox: ha diffuso la versione beta del software a molti utenti. Fu lo straordinario numero di utenti dichiaratisi interessati al progetto a convincere i venture capitalist a finanziare Dropbox, per arrivare al prodotto definitivo.
2) Lancia una campagna di web marketing
Questa può essere utile per attirare gli early adapters (gli utenti “precoci”, che amano utilizzare nuovi prodotti) alla pagina web sopra descritta.
Da una campagna di pre-lancio si può validare l’idea e sperimentare la unique selling proposition (il beneficio principale che vogliamo comunicare), analizzando i click sugli annunci della campagna.
Così fece lo scrittore Tim Ferris, per decidere il titolo finale del suo futuro best seller: “4 ore a settimana”.
3) Crea un blog
Con costanza pubblicherai articoli e informazioni utili al tuo pubblico. Puoi aprire un blog, usando la piattaforma gratuita WordPress.
4) Attivati sui social media
Queste piattaforme sono utili per interagire e fare domande agli iscritti. Da dedicarci almeno 30-60 minuti al giorno, per coinvolgere la tua piccola audience che sta nascendo.
5) DEM
Questo acronimo significa: direct email marketing
Consiste nell’invio di email agli iscritti della tua piccola comunità. Le DEM sono importanti per diventare sempre più familiari e proporre varianti del servizio. Puoi usare piattaforme come Sandinblue, con piani gratuiti che permettono di inviare centinaia di email e tracciare la percentuale di apertura/lettura.
A questo punto, ci sarà qualche startupper che non sarà convinto a condividere la sua idea online, senza prima averla brevettata o aver lanciato il prodotto ufficialmente.
Per lui, rimando alla lettura dell’interessante libro “Startup il 21 giorni”, di Lorenzo Ait, in cui si legge ”Non puoi sederti al tavolo delle trattative armato solo di una buona idea. Come realizzi l’idea è molto più importante dell’idea stessa.”
L’esecuzione dell’idea è dunque fattore determinante in una startup di successo.
E, prima dell’esecuzione, questa idea va testata per il suo valore. Il modo più semplice per testare un’idea è quello di condividerla.
Come lanciare una Startup: cosa possiamo fare per voi
Il nostro studio MGI Vannucci & Associati ha grande esperienza nella costituzione, finanziamento e sviluppo di Start Up Innovative. Grazie anche alla collaborazione con un Incubatore Certificato e con esperti di web marketing, siamo in grado di fornire supporto in tutte le fasi di realizzazione di un startup:
- Assistenza e consulenza per la realizzazione del business plan.
- Ricerca di finanziamenti e investitori.
- Pianificare il marketing e la comunicazione della startup.
Articolo a cura di

Web marketing manager, Nicola accompagna PMI di servizi e Studi Professionali a trasformarsi in brand, per attrarre e mantenere migliori clienti: con una comunicazione elegante, strategie di content marketing (video, articoli, podcast). I suoi valori: identità, cambiamento, armonia. Con questi ha creato l’agenzia Fromlu.
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