Il nostro Senior partner Pierpaolo Vannucci ha partecipato come uno dei relatori presso il webinar “Strumenti innovativi per la gestione e lo sviluppo delle PMI” il giorno mercoledì 17 giugno, 2020. Questo webinar è parte della serie #IlLavoroContinua organizzato da CIFA Italia e Fonarcom, e con una piattaforma di oltre 20.000 iscritti.
Il webinar è stato registrato ed è possibile visualizzarlo su Youtube. Inoltre, è possibile leggere il materiale utilizzato per questo webinar registrandosi presso la piattaforma Il lavoro continua.
Si riporta qui di seguito una sintesi dell’intervento e alcuni degli argomenti menzionati dal Dott. Pierpaolo Vannucci:
“Perché trasformare l’impresa in PMI innovativa? Un caso concreto:
Una PMI è da 3 anni che sta facendo ricerca in un progetto innovativo e oggi decide di procedere ad investire per R&S, per prototipi, per consulenti e dipendenti e quant’altro necessario, ulteriori 500.000 Euro.
I due imprenditori, in proprio, hanno a disposizione fondi da investire nell’azienda per 100.000 Euro ciascuno. Per semplificare, gli ulteriori 300.000 Euro saranno presi a prestito e/o attinti dalle liquidità aziendale o in parte pagati ai collaboratori con Work for Equity o con altri incentivi.
Trasformare un impresa in PMI innovativa non è particolarmente complicato. Basta avere 2 tra queste tre caratteristiche:
- 3% del fatturato investito in ricerca e sviluppo
- Avere personale qualificato ( 1/3 della forza lavoro complessiva in possesso di laurea magistrale o 1/5 dottori di ricerca
- essere titolare, proprietario o licenziatario di una privativa industriale (brevetto, un modello, programmi di software o opere di ingegno). La registrazione dei programmi di software delle opere di ingegno non è particolarmente difficoltosa in quanto è sufficiente inviare per Pec il progetto alla SIAE sezione OLAF ottenendo così una prova dell’esistenza dell’opera con data certa che ha durata per 5 anni rinnovabile per altri 5.
Occorre altresì che il bilancio della società sia certificato da un revisore e presentare la pratica alla Camera di Commercio perché la società sia iscritta nell’apposito elenco.
Credito d’imposta
I 100.000 Euro che ciascuno l’imprenditore ha a disposizione per l’investimento determinerà un risparmio di 50.000 Euro per ciascun soggetto, quindi per un totale di 100.000 Euro da utilizzare come credito di imposta da compensare sulle tasse dovute quali i compensi che percepisce come amministratore. In particolare, può usufruire di benefici fiscali, che a seconda del contribuente possiamo distinguere:
- la detrazione IRPEF pari al 30% dei conferimenti effettuati fino a un milione di euro, per ciascun periodo di imposta
- la deduzione IRES dal proprio reddito complessivo pari al 30% dei conferimenti effettuati fino a 1,8 milioni di euro, per ciascun periodo di imposta
- e ora, in alternativa, grazie a Decreto Rilancio sarà possibile ottenere una maggiore detrazione IRPEF pari al 50% della somma investita sia in start up innovative che in PMI innovative. In questo caso, l’investimento massimo detraibile non può eccedere l’importo di 100.000 euro, in ciascun periodo di imposta. Le modalità di attuazione di tale agevolazione saranno definite da un prossimo DM.
Work for Equity
Utilizzare il Work for Equity per capitalizzare l’attività di R&S fatta nei tre anni precedenti. Ipotizziamo, semplificando, che nei 3 anni precedenti i due amministratori abbiano lavorato nel portare aventi l’attività di R&S e che la differenza tra quanto ragionevolmente spettante agli stessi per il lavoro svolto (per ricerca, studio nuovi prodotti e nuovo progetti, sviluppo dei progetti, etc.) e quanto effettivamente percepito sia di 50.000 Euro l’anno ciascuno e che esista un contratto per cui a fronte di questo lavoro gli sarà riconosciuto una quota del conseguente incremento del capitale sociale.
A fronte di un Work for Equity di 300.000 Euro avremmo, in caso di capitalizzazione dei costi R&S per un pari importo, le seguenti variazioni nel bilancio di esercizio:
Immobilizzazioni immateriali: + 300.000
Patrimonio netto: + 300.000
Vantaggi della valorizzazione del lavoro svolto dagli amministratori o dai collaboratori: Valorizzazione dell’azienda per ingresso di nuovi soci, nei confronti del sistema bancario, e possibilità di coprire eventuali perdite dell’esercizio.
Ai professionisti utilizzati nel progetto sarà preposto un contratto di work for Equity, in pratica gli sarà offerto un compenso in parte in denaro ed in parte in quote della società. L’imprenditore avrà così il vantaggio di avere collaboratori coinvolti sul risultato del progetto ma con un uscita finanziaria minima. Le quote che saranno assegnate, se l’imprenditore vuole mantenere il pieno controllo della società, potranno, ad esempio, non avere diritto di voto potranno essere assegnate con un sovrapprezzo quote in modo da limitare la percentuale di capitale assegnata agli stessi senza però alterare il valore della quote assegnate.
Le quote maturate tramite questi strumenti non sono fiscalmente imponibili, né dal punto di vista fiscale né da quello contributivo, perché non rientrano nel reddito imponibile.
Patent Box
Utilizzare il Patent Box per detassare al 50%, per 5 anni, i ricavi derivanti dall’utilizzo del software protetto, dei brevetti industriali, dei disegni e modelli nonché di processi, formule e informazioni relativi a esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili, ottenuti grazie alla attività di R&S attuata.
“
Nel nostro studio abbiamo cercato di dare un contributo alle PMI scrivendo un sintetico e-book dal titolo “10 azioni per lo sviluppo ed il rilancio delle PMI 1-20” dove andiamo a trattare temi come quelli ora indicati negli esempi e altri che possono contribuire a creare “storie di successo” come internazionalizzazione, reti di imprese, finanza complementare a quella bancaria, etc.